Come procede la fornitura di 121 tram per la “cura del ferro” di Roma Capitale?

Sei mesi fa, il 29 settembre 2023, Roma Capitale annunciava che era stata aggiudicata “la gara per la stipula di un accordo quadro per la fornitura di 121 tram bidirezionali dal valore di oltre 457 milioni di euro“. Da allora si è rimasti in attesa della “consegna dei primi 40 tram sui 121 previsti… al più tardi dopo 18 mesi dalla stipula del contratto“.

Numerosi siti hanno mostrato rendering e figurine sull’estetica dei nuovi mezzi, tra cui l’immagine di presentazione di questo articolo.

Nessuno è entrato in ulteriori dettagli tecnici, se si escludono alcuni numeri su passeggeri trasportati (215) e seduti (68) nonché sulla lunghezza dei tram (33,5 metri).

TUTraP-APS, volendo conoscere qualcosa di più riguardo alle caratteristiche dei mezzi oggetto di gara, ha interpellato direttamente ATAC, che però ha negato ulteriori informazioni in quanto “la procedura di gara… è interessata da un contenzioso giudiziario“. Per dirla in altre parole, pende un procedimento davanti a un giudice di qualche tribunale.

Non è dato di conoscere particolari intorno alla natura e all’oggetto di tale contenzioso, né da ATAC né da fonti capitoline. Il fatto che sia in atto impedisce di accedere a qualsivoglia altra informazione.

Recentemente è stata diffusa la notizia che la gara d’appalto da oltre 110 milioni di euro per realizzare il nuovo deposito “Centro Carni” dei tram è andata deserta. Non è sufficientemente chiaro come mettere in relazione le due vicende, se non nell’unico modo possibile: considerati i tempi della giustizia italiana, un “contenzioso giudiziario” che riguarda una gara da mezzo miliardo di euro non si concluderà di sicuro in tempo per vedere in attività i tram né in questo Giubileo (2025) né entro la fine della consiliatura (2026). E le Aziende non sono incoraggiate a partecipare a gare di appalto i cui termini e i cui esiti sono troppo imprevedibili.

Per TUTraP-APS il silenzio dell’Amministrazione sulla questione rappresenta una grave carenza di trasparenza. L’Amministrazione, apparentemente sollecita nell’informare i Cittadini su rendering e progetti, si dimostra piuttosto restia nel tenerli aggiornati su come procedono le cose nella realtà. Ciò costituisce un grave ostacolo per l’esercizio di una cittadinanza attiva, non meno che per consentire a Cittadini ed Utenti del trasporto pubblico di formarsi un giudizio compiuto e di adottare le soluzioni più opportune per la loro vita.

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