TUTraP-APS ha segnalato alcuni episodi. Cosa ha risposto l’Azienda romana.
Imbarcare veicoli elettrici a bordo dei mezzi pubblici è vietato dalla normativa e dai regolamenti a tutela dei viaggiatori
A nome dell’Associazione, il Presidente ha effettuato una serie di segnalazioni, tutte documentate fotograficamente, di accessi in stazione e di imbarco di veicoli elettrici a bordo dei mezzi pubblici.
Tra le altre cose nel reclamo inoltrato dal Presidente il 13/06/2025 si leggeva:
Chiedo di conoscere come intenda comportarsi l'Azienda in relazione all'episodio contestato e in che modo ritiene di tutelare gli interessi degli Utenti nell'applicazione della normativa e dei regolamenti. Mi riservo di portare all'attenzione pubblica gli esiti della presente segnalazione.
ATAC ha risposto al reclamo (suo numero di segnalazione: 661974) in data 10/07/2025. Questo il testo della email di atacrisponde.
Gentile Ugo Quinzi, in merito alla sua segnalazione, nel ringraziarla, sentita la struttura dell'Esercizio Metro competente, la informiamo che il fenomeno di cui ci scrive è monitorato sia dagli Operatori di Stazione che dal personale esterno degli Addetti alla Sorveglianza Antincendio, presenti in alcune stazioni delle linee metro A e B. Tale divieto, tuttavia, non viene osservato da alcuni utenti, nonostante gli venga fatto presente dagli agenti (sia aziendali che esterni), sia perché una parte di tali utenti ignora l'indicazione e prosegue fino al treno, sia perché non sono previste sanzioni, ad oggi di mancato rispetto. Al momento, infatti, è in corso una verifica di fattibilità in merito alla possibilità di prevedere - al fine di far rispettare questo divieto, come anche quello relativo al fumo - l'istituzione di pattuglie di controllo di personale appositamente formato (anche di GpG) per l'accertamento e la contestazione delle violazioni, con potere di emettere sanzioni. Siamo in attesa degli esiti di tale verifica. Cordialmente, Cordialmente, Customer Care Atac S.p.A.
Osservazioni
Apprezzabile che la risposta di ATAC non abbia minimizzato il problema e non abbia cercato giustificazioni improbabili.
Dalla risposta si ha notizia che è in corso un monitoraggio del fenomeno. Questa Associazione, mentre plaude l’iniziativa, si riserva di acquisirne i risultati.
Tuttavia l’Associazione ritiene di compiere alcune osservazioni.
- Nei confronti degli Utenti che violano il Regolamento non vengono presi provvedimenti, in quanto, a dire di Customer Care Atac S.p.A. non sono previste sanzioni. In realtà le Condizioni generali di utilizzo dei servizi di ATAC al punto 4.1 prevedono che “chiunque utilizza le linee di superficie e del servizio metroferroviario è obbligato ad osservare tutte le prescrizioni relative all’uso delle medesime ed è tenuto in ogni caso ad attenersi alle avvertenze, inviti e disposizioni di ATAC e del personale per quanto concerne sia la regolarità amministrativa e funzionale, che l’ordine e la sicurezza dell’esercizio. In caso di violazione di tale disposizione e salvo quanto previsto nei successivi articoli, i trasgressori sono soggetti ad una sanzione amministrativa da euro 7,00 a euro 23,00“. Per quanto si tratti di esigua sanzione, l’Associazione ritiene che sia senz’altro applicabile al caso di specie.
- Si apprende anche che è in corso una verifica di fattibilità in merito alla possibilità di prevedere l’istituzione di pattuglie di controllo al fine di far rispettare il divieto di imbarco dei veicoli elettrici come anche quello del fumo. Sembrerebbe quindi che allo stato attuale non sia possibile far rispettare i divieti per mancanza di personale idoneo. L’Associazione ritiene che la verifica di fattibilità non possa che portare in tempi rapidi ad un esito positivo, dal momento che la responsabilità dell’applicazione della normativa generale come dell’applicazione delle Condizioni generali di utilizzo dei servizi di ATAC ricade su ATAC stessa, la quale in nessun caso potrà sottrarsi dalla dovuta vigilanza.
Infatti l’art. 24.3 delle Condizioni generali sull’esclusione della responsabilità deve essere letto sempre con la premessa che ATAC abbia operato tutta la diligenza opportuna per prevenire e reprimere. Tale premessa, allo stato e per stessa ammissione di ATAC, non vale. Come affermato dall’Avvocato di TUTraP-APS Antonio Zimbardi, “la responsabilità del trasgressore [colui che imbarca un veicolo elettrico, in seguito al comportamento del quale si produce un danno a terzi, NdA] non farebbe venire meno la responsabilità del Gestore, avendo quest’ultimo l’obbligo ex lege di vigilare affinché il regolamento venga rispettato a tutela dell’utenza che fruisce del servizio” (link).
Infine l’Associazione rileva che il ritardo ingiustificato da parte dei soggetti competenti nell’attivare opportune iniziative a tutela degli Utenti comporta non solo l’esposizione di questi ultimi a rischi sproporzionati ma anche l’acquisizione di una abitudine che nel tempo risulta più difficile da eradicare.
Proposte
L’Associazione rinnova ad ATAC, in attesa degli sviluppi dell’annunciato monitoraggio e dell’annunciata verifica di fattibilità, due proposte subito facilmente realizzabili già a suo tempo avanzate.
Comunicazione audio visiva. ATAC deve diffondere il messaggio del divieto di imbarco di veicoli elettrici a bordo dei mezzi pubblici attraverso i sistemi audio visivi presenti nelle stazioni della metropolitana e sui mezzi stessi. L’utenza, infatti, può non essere consapevole del divieto non avendone mai sentito parlare ed equiparando erroneamente i veicoli elettrici ai veicoli a trazione muscolare. La diffusione dei messaggi deve avvenire almeno in due lingue con la stessa logica e con la stessa frequenza dei messaggi di avviso della presenza dei borseggiatori.
Apposita segnaletica. ATAC deve realizzare apposite segnaletiche con simboli che indichino tanto il divieto di imbarco di veicoli elettrici a bordo di mezzi pubblici quanto il divieto di fumo in modo chiaro, privo di ambiguità, ubiquitario. Gli Utenti infatti sono normalmente scoraggiati dall’adottare comportamenti irregolari soprattutto se in presenza di altri Utenti sono visibili segnali espliciti di divieto.
L’Associazione si riserva di far pervenire le presenti considerazioni ai soggetti competenti.