A settembre 2017 ATAC ha presentato domanda di Concordato preventivo per evitare l’ormai imminente fallimento. Tra gli obiettivi fondamentali c’era l’aumento della quantità e della qualità del servizio, che avrebbero permesso maggiori incassi (entrate) e minori penali (uscite). Il Concordato comunque aveva una valenza sostanzialmente economica, avendo lo scopo di ripagare, seppur in parte, i creditori. Non entriamo nel dettaglio di come ATAC sia poi riuscita a salvarsi, di fatto entrambi quegli obiettivi ad oggi possono dirsi falliti.

In merito alla qualità del servizio erogato da ATAC, l’Associazione TUTrap-APS (Tutela Utenti Trasporto Pubblico), ha chiesto al Comune i dati relativi agli anni 2022 e 2023.

Per il 2023 il Comune ha risposto che i dati non sono ancora disponibili per la diffusione al pubblico, in quanto in fase di elaborazione/valutazione finale.

Nel 2022 la qualità media totale del servizio erogato da ATAC è stata un 65% scarso, e le penali erogate hanno superato i 4 Milioni€, di cui 1,5 MLN€ nel 1° semestre (con il 1° trimestre che beneficiava ancora dello “scudo” pandemico sulla regolarità del servizio), e altri 2,5 MLN€ nel 2° semestre (senza più “scudo”)

Le penali del 2022 (4 MLN€) hanno superato quelle del 2019 (3,8 MLN€) e potenzialmente quelle del 2018 (4,5 MLN€) che non beneficiavano dello “scudo”.

Sotto la soglia di tolleranza e quindi con la penale massima erogabile, troviamo:

  • regolarità del servizio bus e tram (67%) con una penale che da sola “pesa” per quasi 1,7 MLN€;
  • regolarità servizio MetroB (86%), con una sanzione di oltre 560mila€;
  • ascensori (91%), scale mobili (90%) e montascale (74%),con una “stangata” complessiva di quasi 900mila€;
  • presidio delle stazioni Metro A (71%) e B/B1 (67%);
  • lampade nelle stazioni Metro (85%).

Penali parziali per:

  • regolarità servizio Metro C (83%, che è comunque sotto la soglia di tolleranza del 90%, quindi in teoria la penale dovrebbe essere massima);
  • pulizia treni Metro (87%).

La qualità degli annunciatori di fermata all’interno dei treni Metro, supera invece il 99% e si avvicina alla soglia della perfezione assoluta. Non sappiamo come questo sia possibile, e quindi riportiamo le testuali parole del Dipartimento Mobilità del Comune sulle modalità di verifica del parametro.

L’Associazione TUTrap-APS rileva che in ogni caso diversi elementi del servizio oggi oggetto di valutazione andrebbero rivisti, in altri casi aggiunti (come un parametro sull’attendibilità dei tempi di attesa dei mezzi – attualmente assente), per essere maggiormente attinenti agli elementi a cui gli utenti danno più importanza. Inoltre dei rappresentanti dei cittadini dovrebbero poter partecipare al processo valutativo dei parametri di qualità sul servizio, per una maggiore trasparenza.

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