Quanti bus circolano quotidianamente a Roma? E con quali frequenze? E perché il trasporto pubblico non riesce ad appassionare gli Utenti? Non tutte le domande possono ottenere risposta, ma alcuni dati sono utili per comprendere l’entità di un problema
TUTraP-APS partecipa all’evento del 29/09/24 “Una giornata alle Mura” per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’Amministrazione sul problema dei bus turistici a Roma. Abbiamo trattato l’argomento qui.
Le stime che abbiamo presentato nel post citato non tengono conto né del servizio dei bus HOP-on HOP-off né dei bus Gran Turismo (GT) di linea per gli spostamenti da e verso gli aeroporti, tutti servizi che comunque incidono significativamente sulla massa dei grandi mezzi in movimento nella Capitale. Vanno peraltro ricordati i bus che effettuano servizio nel trasporto pubblico regionale Cotral, i quali raggiungono soprattutto gli hub periferici muovendosi in ogni caso all’interno del Grande Raccordo Anulare; i bus di linea privati per le lunghe percorrenze; nonché i servizi di trasporto organizzati dalle Aziende private, tra le quali anche ATAC, per i propri dipendenti, anche con bus GT.
Dalla stima probabilistica della nostra Associazione su dati di Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. abbiamo ricavato alcune utili informazioni, solo però in relazione ai permessi rilasciati dal Comune di Roma per l’attraversamento e la sosta nelle tre Zone in cui è divisa la Capitale. In questo modo abbiamo stimato che mediamente ogni giorno possano circolare a Roma circa 1.550 bus di vario tipo che effettuano servizi per alberghi, scuole e disabili; di questi circa 825 sarebbero bus GT. Il dato è certamente incompleto e merita alcune osservazioni ulteriori.
Dove vanno tutti questi bus e quante persone trasportano
I bus privati di trasporto non di linea sono perlopiù diretti nelle aree centrali della Capitale per svolgere servizi per alberghi, scuole e, in misura minore, disabili. Sono i servizi per turisti a prevalere su tutto.
Secondo l’Annuario Statistico di Roma Capitale 2023. 08-Turismo (scarica pdf) gli arrivi di turisti diretti a strutture alberghiere nel 2022 è stato vicino ai 10 milioni. Ragionevolmente una consistente parte di questo ammontare è costituita da gruppi organizzati trasferiti negli alberghi della Capitale a bordo degli 825 bus GT al giorno, circa 301.402 bus GT all’anno. I 15 milioni di arrivi complessivi tra strutture alberghiere e strutture complementari hanno sviluppato circa 35 milioni di presenze turistiche.
Con un calcolo approssimativo meramente probabilistico, assumendo che un bus GT abbia 52 posti, 825 mezzi al giorno da noi calcolati trasporterebbero ogni anno 15.658.500 passeggeri. Considerati i numeri dell’Annuario, si tratta di una cifra del tutto compatibile con arrivi turistici e servizi scolastici.
Il Rapporto dell’Indagine sulla qualità dei servizi pubblici a Roma. Valutazioni dei turisti 2023 dell’agenzia ACoS (scarica pdf) mostra che i 230 turisti intervistati si sono avvalsi del trasporto pubblico in media meno dei romani, promuovendolo comunque a pieni voti.
Si tratta senz’altro di risultati sorprendenti, soprattutto se messi a confronto con quelli dell’autorevole Report on the Quality of life in European cities 2023 (scarica pdf) della Commissione Europea, con i quali sembrano in aperto conflitto.
Infatti il report europeo dimostra che a Roma, classificata tra le 10 città europee con il trasporto pubblico più insoddisfacente, solo circa il 37% della popolazione utilizzi normalmente i mezzi pubblici. Inoltre risulta che la forte insoddisfazione di chi vive in Città è strettamente correlata con la forte insoddisfazione del trasporto pubblico.
Ammettendo tuttavia che i dati dell’Agenzia comunale in relazione ai turisti siano attendibili ed estendendo il tasso di utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei turisti intervistati da ACoS tout court all’intera platea delle presenze, potremmo ipotizzare che nel 2022 la fruizione dei mezzi pubblici da parte dei turisti abbia prodotto almeno 26 milioni di passaggi su bus e tram almeno 23 milioni sulle metropolitane.
Sono cifre importanti, ma nonostante tutto da considerare incomplete. Si devono infatti rifinire con alcune osservazioni.
Le stime fin qui calcolate non tengono conto né dei picchi di attività dei bus GT, evidentemente legati agli arrivi dei turisti, né dei picchi degli arrivi dei turisti né dei picchi di presenze. Nemmeno possono stimare quanti turisti effettivamente usufruiscano del trasporto pubblico e quante volte al giorno.
Lo stesso turismo si differenzia molto al suo interno. Il turismo sportivo rispetto a quello culturale produce meno presenze a parità di arrivi, pur vedendo il trasporto pubblico spesso attivamente impegnato per i trasferimenti dei tifosi; il turismo religioso può soddisfare anche interessi culturali, ma non è detto che sviluppi altrettante presenze del turismo ricreativo. E non tutti i turisti in arrivo e in partenza si avvalgono in modo sistematico di bus GT.
Se quindi i bus GT si spostano per soddisfare prevalentemente i bisogni turistici, e in misura minore quelli scolastici, sulla base dei permessi rilasciati dal Comune di Roma sappiamo che destinazioni e punti di partenza sono collocati principalmente nel centro della Città, ma non è dato sapere quale sia la frequenza degli spostamenti nell’arco della giornata. È presumibile che gli spostamenti principali avvengano prevalentemente in orari diurni e non notturni. Tuttavia in base ai dati a disposizione non è possibile ricostruire correttamente i flussi di transito nella Capitale dei bus GT nonché la fruizione del trasporto pubblico da parte dei turisti.
Auspichiamo che presto si producano ricerche e studi per approfondire il fenomeno in vista dell’affermazione di un turismo responsabile invocato da molte realtà sociali, tra cui quella di Roma.
Come risponde il servizio pubblico romano
A fronte di un progressivo aumento di arrivi e di presenze di turisti dopo la vistosa flessione del 2020 e del 2021 a causa della pandemia, nel 2022 il trasporto pubblico romano non è riuscito a recuperare i passeggeri trasportati tra il 2016 e il 2019 (cfr Annuario Statistico di Roma Capitale 2023. 09-Mobilità, scarica pdf).
Infatti i dati rilasciati da Roma Servizi per la Mobilità S.r.l nel suo Rapporto Mobilità Roma 2023 (scarica pdf) indicano in 607 milioni il numero di passeggeri del 2022, con una perdita netta del -32,21% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Rispetto al 2016, poi, si registra l’impressionante calo del -47,64%.
Le ragioni di una così marcata disaffezione al trasporto pubblico possono essere le più varie. Ma qualche risposta può pervenire dal Monitoraggio sul trasporto pubblico locale nella Regione Lazio. Un punto di vista civico. Febbraio 2024 (scarica pdf), finanziato dai fondi MISE. Il monitoraggio si è svolto nel periodo ottobre-novembre 2023 e vi hanno partecipato 345 Cittadini del Lazio.
Pur essendo il monitoraggio rivolto alla popolazione dell’intero Lazio, il 90,14% degli intervistati proveniva dalla città di Roma, con netta prevalenza del secondo e del primo Municipio. Si può pertanto ritenere a buon diritto che il monitoraggio offra un quadro piuttosto attendibile della realtà romana, in particolare del Centro Storico della Capitale.
Secondo il monitoraggio di Cittadinanza Attiva nessuno degli indicatori relativi a comfort e pulizia, condizioni del viaggio e accessibilità raggiunge la sufficienza. Solo i servizi di bigliettazione e il costo dei biglietti sono stati ritenuti dalla maggioranza degli Utenti compatibili con il servizio svolto.
Si deve peraltro aggiungere che anche il Report realizzato durante l’estate 2024 a cura della nostra Associazione (link), attraverso una rilevazione oggettiva della temperatura percepita durante il periodo estivo a bordo dei mezzi pubblici, giustifica ampiamente i dati di Cittadinanza Attiva circa il giudizio negativo degli Utenti riguardo il comfort degli stessi mezzi.
Con tali premesse non è del tutto incomprensibile la disaffezione generalizzata intorno al trasporto pubblico, il quale non presenta attrattive tali da farlo preferire al trasporto privato, come emerso dal monitoraggio di Cittadinanza Attiva. Gli stessi Utenti, poi, indicano la priorità della massima urgenza per migliorare il trasporto pubblico di Roma: aumentare il numero delle corse bus/tram/treno.
Numeri a confronto
Il citato Rapporto Mobilità Roma 2023 (scarica pdf) consegna alcuni numeri circa il trasporto pubblico i quali possono aiutare a riflettere intorno alla complessità del problema.
La media dei mezzi pubblici usciti dai depositi in una giornata tipo mostra un andamento diversificato tra giorni feriali, sabato e festivi. Trascuriamo qui il servizio di Roma TPL, il quale è svolto principalmente nelle aree periferiche della Capitale e soffermiamoci sui numeri di ATAC. La tabella che segue, tratta dal Rapporto Mobilità 2023, riporta il numero di mezzi della flotta in circolazione durante la giornata. Le cifre includono i tram in servizio e riguardano tutti i turni, compresi quelli di notte.
Nei giorni festivi, quando su strada si trova appena il 39,0% della flotta, il numero di bus e tram circolanti risulta pari a 828,9 unità. In pratica, tenendo per buone tutte le stime fin qui effettuate e al netto di tram e di turni di notte, nei giorni festivi (domeniche e altri) il numero dei bus ATAC circolanti è uguale se non inferiore al numero medio dei bus GT calcolato secondo i permessi rilasciati, cioè 825 unità. Tale cifra non è distante da quella dei mezzi ATAC circolanti nei giorni di sabato (1168,2 unità), ai quali occorre sottrarre il servizio notturno e quello svolto dai tram. Non è superfluo ricordare, infatti, che i bus GT rarissimamente svolgono servizio di notte mentre il servizio notturno svolto da ATAC impegna circa 200 mezzi.
Per queste ragioni si può ragionevolmente concludere che il servizio pubblico dei mezzi ATAC per un periodo di almeno 115 giorni (sabati, domeniche e festivi) su 365 viene svolto impegnando tra il 55,0% e il 39,0% della flotta con un numero di bus nei turni diurni pari o addirittura inferiore a quello dei bus GT turistici circolanti. Mentre nei restanti giorni feriali il numero di mezzi ATAC circolanti (1.431,6 unità: bus, tram e servizi notturni compresi) è inferiore ai circa 1.550 bus di vario tipo che effettuano servizio prevalentemente diurno per alberghi, scuole e disabili.
Se da un lato la presenza di un così cospicuo numero di mezzi di ogni tipo autorizzati a circolare nel centro della Capitale è indice di vitalità sociale ed economica, dall’altro il fenomeno dimostra una sorta di incapacità del servizio pubblico di assorbire l’intera domanda di mobilità. Anzi, senza adeguate misure migliorative degli indicatori esaminati nel monitoraggio di Cittadinanza Attiva, il trasporto privato tenderà a restare l’unica appetibile alternativa ad un trasporto pubblico non efficiente.