Le surreali parole volate durante un incontro-scontro(?) tra Comune e Regione Lazio sull’aumento del costo dei biglietti del trasporto pubblico a Roma.

Il Comune paventa (o minaccia) una riduzione del servizio ATAC, in mancanza di un surplus di assegnazione fondi da Regione/Stato o dall’aumento dei biglietti. In realtà dal 2020 in poi il Comune ha già ridotto in maniera progressiva e consistente (-11%) la richiesta di servizio ad ATAC (barre rosse nel grafico sotto), e nel 2023 ATAC ha raggiunto un minimo storico di servizio effettuato (barre verdi nel grafico sotto).

Dal grafico si può notare un approssimativo pareggio tra 2017 e 2023. In realtà il servizio solo-ATAC nel 2017 è stato pari a 128,7 Mln-km, mentre nel 2023 è stato di 126,5 Mln-km (82% dell’obiettivo comunicato sulla piattaforma dei contratti UE) a cui si sono aggiunti +2,6 Mln-km effettuati da gestori privati in subaffido.

Nel 2024 ATAC ha pubblicato finora (a fine settembre) i Report solo fino a maggio, dunque la stima previsionale riportata sul grafico è approssimativa, ma in definitiva non si discosta e non si discosterà molto dal 2023. Difficile credere che ci sarà un grande balzo in positivo del servizio nel 2025, anche se dovessero arrivare risorse economiche infinite, a causa degli ovvi limiti organizzativi e strutturali soprattutto non dipendenti da ATAC stessa, ma da tutto il sistema che si dovrebbe andare ad adeguare.

Di contro nel 2025 ci sarà un enorme afflusso di pellegrini per il Giubileo, con relativo plausibile aumento degli incassi per ATAC per quanto riguarda i biglietti.

In parole povere il servizio ATAC sarà verosimilmente insufficiente e inadeguato al grande evento, gli utenti viaggeranno in condizioni ancora peggiori per la compressione degli spazi e l’aumento del traffico, ATAC avrà comunque il suo aumento di incassi grazie al maggio numero di turisti, ma a fronte di tutto questo il Comune non contento pretenderebbe pure di aumentare i prezzi dei biglietti.

Ancora una volta ribadiamo il NO a qualsiasi aumento per tutto il 2025, se ne potrà riparlare a partire da gennaio 2026. Il Comune nel frattempo spieghi in dettaglio e con precisione su che voce di spesa mancherebbero i soldi in più che reclama, che poi sarebbero pari a pochi punti percentuali di servizio in più. A che scopo fare una tempesta in un bicchier d’acqua?

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